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Accade anche di sentire

                                     sembra

il gridare lieto di rondoni

 

però indistinto come lontànolontàno

e filtrato dalla profondità dei muri

              dalle finestre

che chiuse riposano alla luce

 

così che lo si può scambiare

per quei ronzii di dentro

                                      coi quali il dormiveglia

ci bertuccia le orecchie

e i primi pensieri

                          blandi di sonno inconcluso

 

S’aprono perciò

                         a volte

crepe nell’animo

 

                (per ricordi lontani

                        battito di cuore)

 

dalle quali spiare

l’altro-da-te che sei

 

come l’insetto che ronza il suo volo

                                                       nell’aria che hai d’attorno

obbliga a distoglier mente

dal gesto presente

e a scoprirne un sènzamotìvo altrove

 

Un sovrapporsi di coincidenze

                                               insomma

l’ennesimo…

 

Che non possiamo controllare

                                               che ci traversa quieto

come tutto ciò che ci appartiene

                                                  sempre

 

 

 

(tratta dalla raccolta inedita

"Il mestiere e altri accidenti")

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